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- La Biofabbrica

 

 

 

 

 

 

 

 

 



GLI AUSILIARI BIOLOGICI E LA LOTTA BIOLOGICA

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Leptomastix dactilopii]  [Cryptolaemus montrouzieri]


Aphytis melinus

 

 

 

 

 

 

 

 


Aonidiella aurantii

L'Aphytis melinus contro la cocciniglia rossa…

L'Aphytis melinus è un parassitoide della Cocciniglia Rossa Forte originario della Cina ed introdotto in Italia sul finire degli anni sessanta.

Morfologia e biologia
L'adulto è simile ad una piccola vespetta di colore giallo-arancione di circa 1 mm di lunghezza.
La femmina, dopo l'accoppiamento, inizia la sua attività di parassitizzazione a carico, soprattutto, delle neanidi femminili di terzo stadio ovideponendo sotto il follicolo e accanto al corpo della cocciniglia.
Dall'uovo si sviluppa una larvetta che si nutre a spese del corpo della cocciniglia. Essa si impupa sotto lo scudetto e, approssimativamente dopo 15-20 giorni dall'ovideposizione, sfarfalla l'adulto che fuoriesce sollevando il follicolo o praticando in esso un foro circolare.
La femmina di Aphytis melinus, oltre a parassitizzare le neanidi di terza età, uccide a colpi di ovopositore la cocciniglia allo scopo di alimentarsi con l'emolinfa che fuoriesce dal suo corpo (attività di "Host-feeding").
Questo tipo di attività viene svolta a carico delle neanidi di seconda età femminili e maschili nonché delle pupe maschili e delle femmine gravide.

Il controllo biologico della Cocciniglia rossa
Il controllo della cocciniglia rossa per mezzo dell'Aphytis melinus si effettua con la realizzazione di lanci del parassitoide nei periodi aprile-luglio e settembre-ottobre, subito dopo le prime catture di maschi di Aonidiella sulle trappole.
In totale vengono lanciati 40-50 mila individui per ettaro a seconda del grado di infestazione.
Durante il trasporto i vasetti devono essere mantenuti ad una temperatura di 13°C circa in contenitori di polistirolo refrigerati con ghiaccio sintetico.

 

 

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